mercoledì 29 maggio 2013


Il turista italiano, che si appresta ad andare per la prima volta in Canada, ha solitamente dei grossi dubbi riguardo al clima perché anni di campagne imperniate sul freddo lo hanno convinto che come ai tempi di Totò il Nord e il Canada soprattutto è sempre freddo e richiede quindi palandrane pesanti.
Nessuno contesta il freddo invernale, molti canadesi svernano ai Caraibi ma altri, anzi la maggioranza, considerano l’inverno una delle stagioni da vivere tanto quanto le altre.
Così anche d’estate l’italiano è dubbioso. Porterà il famoso golfino per la sera, chiaramente sulle spalle, perché non si sa mai oppure senza farsi notare infilerà il parka in valigia?
I tempi cambiano, ma oggi in Italia con una temperatura di 20 gradi, all’interno di un supermercato, visti 24 gradi su un termometro, nessuno aveva camicie o abiti con le maniche corte. Dico nessuno, anzi notate diverse sciarpine svolazzanti e infiniti giacconi pesanti  fino al ridicolo. Forse il vento. Fine maggio insolita con pioggia e variazioni notevoli di temperatura, ma dentro in fondo la grande paura.
E pensavo alle vie di Toronto, ai parchi di Montreal, al lungomare di Vancouver, persino alla spiaggia oceanica di fronte a Pigeon Cove in Nova Scotia con i canadesi in maniche corte, tutti senza paura, anzi fortificati dalle raffiche dell’ultimo vento del nord.
Ecco che allora spunta la considerazione di sempre. L’italiano si veste a cipolla, di Tropea prego, a volte a mò di scalogno. Maglietta della salute per i liberal e canottiera per i nordici, golfino please. Camicia sempre del numero sbagliato che non si può chiudere perché altrimenti si strangolerebbero tuttii, e la cravatta allentata non più di moda. Giacca, magari ancora a lisca di pesce, lana pettinata inglese, con il gelato tra le dita perché fa freddo ma il gelato non è più freddo come una volta, visto quanto costa. E il vecchio impermeabile, vogliamo proprio buttarlo via. Non si sa mai, potrebbe piovere, che paura la pioggia, solo il sole può rasserenare. Solo la pasta, solo il risotto.
A Prince Edward Island ma anche a Matane e a Victoria, il canadese indossa una t-shirt, una camicia  oppure un maglione, quelli Cowichan sono andati fuori moda anni fa perché tenevano troppo caldo e sopra, quando fa freddo, che sentono sia lui che lei, una giacca a vento magari fuori moda ma sufficiente per vivere senza problemi.

Sintesi : chi va in Canada viaggi liberamente senza troppi vestiti in valigia. Imiti i canadesi che sono amanti della natura naturalmente. Ci si attrezza quando ci si avventura in lande sconosciute, ma in città, ricordarci che Totò potrebbe far ridere ancora.


Nessun commento: