venerdì 19 aprile 2013

VINO ITALIANO IN CANADA



Letto su  http://www.corriereitaliano.com/

IL VINO ITALIANO SPOPOLA IN CANADA

NoveColonne ATG/Roma -  Cresce il mercato del vino italiano in Canada, che si attesta sempre più “wine loving nation” e che vede il made in Italy in testa alle preferenze, soprattutto per i vini rossi (dati Canadian Vintners Association). In particolare su 368 milioni di litri consumati - di cui il 28% di produzione locale - ben il 15% è importato dall’Italia e solo il 13% dalla Francia, con un costo medio all’importazione superiore alla media del 4,6% e quindi di fascia alta. È in questo scenario che si inserisce la tourné canadese dell’Istituto Grandi Marchi (http://www.istitutograndimarchi.it/, le 19 firme top dell’enologia italiana che, con il supporto organizzativo della Iem (società privata di servizi per la promozione del vino italiano sui mercati internazionali), che in questi giorni ha fatto tappa prima a Toronto e poi a Montreal per promuovere il vino italiano grazie ai rapporti consolidati con i 2 principali monopoli del Canada (Lcbo per l’Ontario e Saq per il Quebec), con cui l’Istituto è impegnato sul fronte della formazione professionale dei tecnici e funzionari governativi. 
«Il mercato – ha detto Piero Antinori, presidente dell’Istituto Grandi Marchi – promette bene e presenta ancora importanti margini di sviluppo, grazie ad un’evoluzione qualitativa che si sta traducendo in un consumo crescente dei vini rossi – da 50% nel 2002 a 63% nel 2012 - e un salto qualitativo di gamma. Basti guardare i primi risultati dell’export 2012 che da gennaio ad agosto hanno visto il nostro Paese crescere ancora, come primo fornitore in termini di quantità (49 milioni di litri, +15,5% sul 2011) e secondo solo alla Francia  in termini di valore. Francia che però sta man mano perdendo quote di mercato passando dal 35% nel 2001 al 23% nel 2011». 
In particolare modo è la provincia del Quebec, dove è più alto il consumo di vino pro capite, ad assorbire il 41% del vino importato dall’Italia, mentre in Ontario l’Italia occupa la prima posizione tra i paesi fornitori con il 23% di quota di mercato all’importazione.

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