lunedì 3 settembre 2012

PERCHE' RUBARE LO SCIROPPO D'ACERO?

Secondo i risultati di una recente ricerca, effettuata da un gruppo di studiosi giapponesi, lo sciroppo d’acero è in grado di migliorare le funzionalità epatiche. Questo spiega forse il motivo del colossale furto di tale prodotto avvenuto recentemente nella provincia canadese del Quebec. La notizia risale al 31 agosto 2012 quando è stata scoperta la sottrazione di una ingente quantità di sciroppo d’acero dalle riserve strategiche del Quebec per un valore di oltre 30 milioni di dollari, ed equivalente a un terzo di quelle totali. Un furto paragonabile a quello del rame sulla rete ferroviaria italiana. Ammassare prodotti specifici in caso di necessità è abbastanza normale, lo fanno anche gli Stati Uniti con il petrolio in caso di emergenza geopolitica. Ma lo sciroppo d’acero fa un po’ sorridere. Immagino che della federazioni di produttori d’acero del Quebec faccia parte l’imponente Pierre Faucher, che negli anni ottanta e novanta fece apprezzare lo sciroppo attraverso le sue apparizioni alle manifestazioni per la promozione del turismo in Canada in tutto il mondo. Alto, con la barba mosaica e la stretta di mano da boa constrictor, paludato con la immancabile camicia a quadretti rossonera, tanto per non essere facilmente identificato sia come produttore di sciroppo sia come taglialegna. Non vorrei quindi essere uno dei ladri, non dormirei in pace. Nella realtà industriale, il Canada è leader nella produzione di sciroppo almeno dagli anni quaranta del secolo scorso, e copre il 75% del fabbisogno mondiale. Per quanto riguarda il Giappone l’importazione è aumentata di oltre il 250% dal 200 al 2005, probabilmente grazie allo zampino degli studiosi di cui sopra che ne hanno sancito il miglioramento della protezione e funzionalità epatica grazie agli antiossidanti che favorirebbero il metabolismo del glucosio e la secrezione dell’insulina soprattutto nella cura del diabete. Il motivo delle scorte di sciroppo è dovuto alle incognite della sua produzione, legate alle variazioni climatiche che non sempre garantiscono agli aceri stabili nottate fredde e giornate abbastanza calde. E’ chiaro che le industrie produttrici di prodotti alimentari richiedono il prodotto indipendentemente dagli umori atmosferici, ed ecco perché l’associazione dei produttori di sciroppo del Quebec ha allargato e posto sotto controllo nuove aree di produzione e nel contempo immagazzinato la quantità eccedente per evitare le impennate dei prezzi che nel 2008 hanno visto aumentare il costo al chilo da 4.80 a 8.00 dollari. E in funzione dell’aumento dell’interesse per il mercato estero, la stabilità della fornitura e del prezzo del prodotto è importantissima. Al di là di tutte questi accorgimenti, comuni ad altri settori produttivi, resta inspiegabile la ragione del furto perché lo sciroppo non è facilmente riciclabile. Sembra un crimine perpetrato con l’aiuto di complici interni all’azienda con un disegno ben chiaro in mente. Adesso osserveremo con maggior cura gli scaffali dei prodotti dolciari alla ricerca dello sciroppo d’acero canadese per il pancake, con un pensiero ai giapponesi e a Pierre Faucher.

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