giovedì 9 giugno 2011

IL PUNJABI STA PER DIVENTARE LA QUARTA LINGUA DEL CANADA


Il Punjabi sta per diventare la quarta lingua del Canada.
Il cambiamento dei flussi migratori e l’interesse di alcuni stati per favorire la conservazione della lingua e della cultura tra i propri emigrati sta modificando il quadro linguistico canadese.
Se i canadesi di origine punjabi si stanno facendo strada in molti settori della vita del paese di elezione incluso il parlamento, la loro lingua continua a rivestire una grande importanza nella loro vita quotidiana. Infatti, durante il censimento attualmente in corso in Canada, molti di loro dichiarano il punjabi come lingua materna. Nel Punjab è in corso una campagna per incoraggiare i punjabi in questo senso e molte associazioni stanno lavorando incessantemente per far sì che i canadesi di origine punjabi dichiarino di essere di lingua madre punjabi.
Se tutto andrà secondo i loro desideri, il punjabi è destinato a diventare la quarta lingua più parlata in Canada, abbandonando quindi l’attuale sesto posto.
Recentemente in molte località canadesi sono apparsi cartelli scritti anche in punjabi che si aggiungono a quelli già adottati in molti luoghi pubblici canadesi. Due uomini politici di origine punjabi sono stati nominati ministri mentre un altro è stato confermato come segretario parlamentare dal partito conservatore al potere.
Nell’ultimo decennio gli immigrati che parlano il punjabi sono aumentati notevolmente. Secondo il censimento del 2001 i lahk che parlavano punjabi erano 2.710.000, passati poi a 3.670.000 nel 2006. Secondo Mohan Singh Gill, presidente della Kendri Punjabi Lekhak (Nord America), il censimento 2011, che si chiuderà il 31 maggio, questi numeri sono destinati ad aumentare almeno del 35%.
Al presente il punjabi figura al sesto posto dopo inglese, francese, cinese, italiano e tedesco, ma nella provincia del British Columbia è già al quarto posto. Addirittura in alcune città come Abbotsford è già la seconda lingua. Lingua che viene insegnata anche ai non punjabi in diverse università del British Columbia soprattutto per interesse culturale e a causa dell’aumento dei rapporti commerciali con il Punjab. Sam Sullivan , il sindaco di Vancouver ha recentemente sorpreso una manifestazione di punjabi parlando ai presenti nella loro lingua.
Il presidente del centro linguistico punjabi Blawant Singh Sanghera ha confermato che molte associazioni incluse le stazioni radio stanno facendo gli straordinari per convincere chi parla punjabi a dichiararlo come lingua madre.
Pur adattandosi al modo di vita nordamericano i punjabi hanno mantenuto e continuano a mantenere la loro lingua, cultura, religione e altri aspetti della loro identità. Secondo Safir Hammah di Dawn dimostrano un attaccamento alle tradizioni del gruppo esattamente come gli immigrati di un secolo fa, e molto più degli indiani del subcontinente. All’estero la loro identità linguistica è ancora maggiore di quella dei punjabi in patria che hanno magari fatto concessioni alle lingue hindi o all’inglese.
l Punjab è uno stato situato a nordovest dell’India con una popolazione di circa 24 milioni di abitanti di cui almeno il 60% sono Sikh. Il Punjab è uno stato agricolo che produce cereali, ma anche cotone, canna da zucchero, e frutta. Le industrie principali sono quella tessile e quella legata alla di macinazione di delle farine. Il luogo sacro principale dei Sihh è Amritsar, sede del tempio d’Oro.

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