martedì 8 aprile 2008

ST. PIERRE E MIQUELON


Il merluzzo ha sempre affascinato gli italiani che lo importano con regolarità, come ad esempio i veneti dalle isole Lofoten. A fine Settecento il traffico commerciale relativo a questo pesce era fiorente tra Livorno e il Canada, che nella fascia di Terranova aveva i banchi più pescosi. Dal 1992 la pesca sconsiderata ha costretto i canadesi a porre dei limiti severissimi alla depauperazione del patrimonio ittico. Questa parte del Canada ne ha sofferto molto, compensata solo in parte dallo sfruttamento delle risorse naturali legate agli idrocarburi. E soprattutto le isole di St. Pierre e Miquelon, che dalla pesca hanno tratto per secoli il loro sostentamento. Il problema è continuato su altri direzioni in seguito alla pretesa francese di esercitare il diritto territoriale sulla base dei 320 chilometri, che è poi sfociato nel riconoscimento di una zona a forma di baguette che parte dalle isole e va verso sud, lambendo soltanto in parte il territorio canadese..

Esatto : St. Pierre e Miquelon, che hanno una superficie intorno a1 240 km2 e poco meno di 7.000 abitanti, sono una collettività territoriale francese, ultimo bastione in Nord America dell’impero francese, dove sventola il tricolore transalpino e si paga tutto in euro.

E’ interessante visitare questi avamposti, ormai dediti a un po’ di agricoltura, pesca del merluzzo naturalmente e allevamento delle volpi, ma ormai sempre più rivolti verso il turismo. La Francia sovvenziona tutto, un po’ come l’isola di Sant’Elena di napoleonica memoria per la Gran Bretagna.

Un fascino particolare per un posto strano, che continua a resistere al richiamo americano sia statunitense sia quebecchese.

Il ferry da Argentia, Terranova copre i 90 chilometri facendo sentire il mare nella sua completezza.

Molto meglio dell’aereo, perché di aereo si tratta, L’ATR della Air St. Pierre opera voli interni , 15 minuti per andare a Miquelon e voli internazionali per Sydney, Moncton, Halifax e Montreal.

Che storia, direbbe Alberto!

Scopritela anche voi, lontano dalla pazza folla.

Cominciate ad esempio dai baschi che sono ancora ben evidenti con le loro tradizioni nonostante il loro numero ridotto.

Continuate con il mare. Il mare delle scoperte, dei marosi teneri, del merluzzo che forse un giorno tornerà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...
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Grizzly Bear ha detto...
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